
Lo scrapbook è il quaderno da disegno su cui solitamente gli artisti mettono in atto i processi creativi utilizzando anche oggetti, adesivi ed elementi ornamentali. Ma è uno strumento fondamentale per tutti e per qualsiasi processo creativo, non solo artistico in senso stretto. Rappresenta un luogo in cui sperimentare, giocare e prendersi la libertà di fare errori.
Sto seguendo il corso Domestika tenuto dall’artista Karishma Chugani che illustra il processo creativo necessario per sviluppare un progetto visivo in un quaderno da disegno. Vorrei mostrarvi di volta in volta in questo post i risultati della mia esplorazione nel cosiddetto “visual language”, linguaggio visivo.
Il mio quaderno sperimentale è alle prime pagine ma mi sento già avvolta in un turbine di pensieri da mettere su carta, di parole, di colori, di collage, adesivi e immagini ritagliate. Ogni pagina per me ha un significato, e grazie alle parole della Chugani sto anche capendo che questi quaderni creativi, che sono sempre stati il mio sogno, sono delle vere incursioni dentro noi stessi e nei nostri demoni.
Sono una sorta di summa dei dialoghi interiori che facciamo. Il quaderno per ora è alle sua prime pagine, ma voglio mostrarvi il processo passo passo, aggiornando il post ogni volta che creo nuove pagine.
Perché non provate anche voi? Potete usare tutti i colori che avete in casa, adesivi, stampini, timbri, ritagli di giornale, colla se serve e naturalmente un quaderno possibilmente in formato A4 e con pagine bianche.
Io sto facendo un’eccezione usando un piccolo quaderno a righe in formato A5. Devo sempre metterci un tocco personale diverso dalle indicazioni… altrimenti non sono soddisfatta del risultato.
Vi mostro le prime pagine, cercando di trasmettervi tutto ciò che ho imparato in questa prima parte del corso.
Il titolo del mio progetto è “Be(come) Important”. L’utilizzo della lingua inglese è dovuto al fatto che il corso è in inglese e quindi il mio quaderno prende due influssi linguistici diversi: quello italiano e appunto quello inglese.




Le foto non hanno subito alcuna post produzione e il mio cellulare ha una videocamera molto scarsa. Cercherò poi di mostrarvi il quaderno completo in qualità migliore.
Questo è uno di quei casi emblematici in cui la mente, le mani e il cuore giocano all’unisono e dove le mani non solo scrivono ma creano mondi, colorano, collegano, raccontano, plasmano.
E non finisce qui… il mio progetto va avanti. Ecco le pagine successive e la conclusione di questo mio primo sketchbook.





Uno degli obiettivi dello scrapbook è proprio creare uno spazio per giocare e per trovare il proprio linguaggio visivo.

Su questo foglio a sinistra ho voluto mettere nero su bianco un po’ di consapevolezze che questo corso, realizzato dalla piattaforma Domestika, mi ha lasciato.
L’obiettivo non è essere perfetti ma imparare a far pace con se stessi e con le pagine macchiate, sporche, con le linee storte. Il quaderno creativo è il nostro processo e non deve rispettare canoni di perfezione ma rappresentare noi stessi e la nostra voglia di giocare con il linguaggio visivo.
Altro elemento fondamentale è la ricerca e la rappresentazioni dei propri demoni. Sembra strano, ma quando proviamo a disegnare le nostre paure esse diventano quasi buffe da guardare, degli strani animali inventati.
Chissà quanto altro ha da insegnarci lo sketchbook!
Penso che tornerò a creare ancora con le mie mani.
Laura Ressa
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Copertina: Photo by Elena Mozhvilo on Unsplash