
“Gli amanti del cinema sono persone malate” – Francois Truffaut
Questa è la frase che apre il sipario sulla homepage del sito web di Paolo Zelati, un vero scrigno che non accontenta solo gli occhi degli appassionati di cinema ma si rivolge a tutti.
E proprio dal suo sito traggo un estratto della biografia di Paolo per raccontarvi qualcosa di lui che scoprirete meglio ascoltando l’intervista.
“Paolo Zelati, classe 1975, Laureato in Lingue e Letterature Straniere all’Università di Bologna con tesi in Storia del Cinema. Esperto ed appassionato di Cinema e Letteratura Fanta/Horror, vive a Mantova dove lavora come giornalista e critico cinematografico. Cinefilo e, quindi, feticista, fin dalla più tenere età, Zelati ha cominciato a collezionare poster cinematografici all’età di 9 anni e, oggi, può vantare quella che si può forse definire come la più grande e selezionata collezione al mondo di manifesti italiani.”
Martedì 27 Luglio 2021 Paolo Zelati e io abbiamo chiacchierato di cinema e della sua immensa collezione di manifesti cinematografici. Se avete ulteriori curiosità da chiedergli, scrivetele nei commenti a questo post.
il video dell’intervista
Di questa intervista mi ha molto colpito il momento in cui abbiamo affrontato il tema dell’etica. Mi piace fare questa domanda a tutte le persone che intervisto poiché credo che l’etica debba essere elemento imprescindibile nel lavoro.
Quindi mi piace tastare il polso sulle percezioni per capire come viene intesa l’etica nelle varie professioni e dalle persone con cui interagisco.
Per Paolo l’etica è un modo di fare essenziale che spesso manca in ogni settore. Mi ha colpito molto la sua durezza nell’esprimere questo concetto, tuttavia non credo Paolo sia arreso di fronte a questa visione negativa: in effetti chiunque fra noi prima o poi fa i conti con chi non mantiene gli accordi o lavora male.
Proprio da lì però possiamo ritrovare e rafforzare ancora ciò in cui crediamo: possiamo cioè, con l’esempio, far valere l’etica, riportarla a galla dove risulta persa, parlarne in ogni occasione possibile, praticarla sempre.
In fondo penso che la via migliore per contrapporsi a chi lavora male e senza etica sia proprio lavorare bene e con un’alta considerazione dell’etica in tutto ciò che si fa.
Grazie Paolo per avermi ricordato che non bisogna arrendersi anche quando ti verrebbe di buttar tutto per aria.
Mi raccomando, non perdetevi l’intervista al critico cinematografico Paolo Zelati.
Laura Ressa
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Copertina: locandina dell’intervista a Paolo Zelati