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Torno a parlare di salute mentale dopo la bella esperienza della Notte del Lavoro Narrato 2023. Ho ripreso le fila del discorso con Marco Rovelli, e ora il viaggio continua con lo psichiatra e psicoterapeuta Enrico Marchi.

Il 13 giugno alle 19.15 in diretta streaming ho raccolto la sua testimonianza.

📚 Ecco di seguito alcune informazioni per presentare il protagonista della chiacchierata che potete vedere e ascoltare nel video più sotto.

Cito una bella descrizione che Giacomo Doni – grafico pubblicitario appassionato di fotografia e impegnato nel recupero della memoria storica manicomiale – ha pubblicato sul suo sito in occasione della sua intervista al dott. Marchi di qualche tempo fa.

“Enrico Marchi è nato a Lucca il 21/11/1952. Ha lavorato al manicomio di Maggiano immediatamente dopo la legge 180, nel 1979-80, poi successivamente nel 1995-1999, data della definitiva chiusura. Ha anche prestato servizi saltuari di guardia attiva presso il manicomio di Volterra, nei primi anni ’90, durante il suo incarico professionale presso la ASL di Pisa.

Ha contribuito alla chiusura definitiva di Maggiano, impegnandosi nel programma operativo “Superare Maggiano”, e successivamente ha diretto i servizi psichiatrici lucchesi (1999-2012). Da studente di medicina era attratto dall’esperienza psichiatrica lucchese, tesa alla dimissione dei pazienti ricoverati e all’organizzazione territoriale dei servizi già dagli anni ’60, attraverso progetti socio-riabilitativi e assistenziali di grande innovazione. È stato molto interessato dai libri di Mario Tobino sulla vita manicomiale e dall’esperienza di Franco Basaglia, impegnandosi nelle varie ASL dove ha prestato servizio, nell’organizzazione dei servizi riabilitativi.”

Godetevi questa bella intervista! Più giù vi aspetto per qualche altra considerazione e spunti per approfondire.

Il video dell’intervista (link)

Questa con Enrico Marchi è stata una splendida chiacchierata e lo ringrazio ancora tanto per il tempo che ci ha regalato e per le bellissime suggestioni che ci ha restituito sui temi della salute mentale, della cura, della dignità, dell’arte come strumento per l’anima e per la mente.

Siamo forse abituati a pensare che da certe condizioni si debba guarire del tutto, che certi disagi siano una macchia che inquina per sempre la vita e la dignità e che al di fuori della guarigione possa esistere solo il buio. Dall’intervista al dott. Marchi emerge invece con forza quanto sia cruciale la spinta che i pazienti devono avere verso la propria dignità e la rivendicazione di quest’ultima. Chi soffre di un disturbo psichiatrico, di un disagio psichico che comprometta la propria vita, ha il diritto di affrontare un percorso di cura che garantisca dignità. E questa dignità va garantita ad ogni persona, chiunque essa sia, oltre i confini di qualsiasi etichetta ed estrazione sociale.

Così come il percorso di cura va garantito a tutti, a tutti va garantito anche la possibilità di essere nel mondo protagonisti attivi, consapevoli. Tutto questo è possibile con percorsi mirati, che diventano necessari e che possono arginare gli effetti della malattia e i suoi sintomi.

Nel corso della nostra chiacchierata ho chiesto anche al dott. Marchi se la società ha un’influenza, e di che tipo, sul rischio di sperimentare disturbi psichici. Naturalmente, come immaginavo, la risposta è stata affermativa e colgo qui l’occasione per sottolineare che siamo tutti corresponsabili dei drammi della società. Dobbiamo sentirci tutti personalmente coinvolti, perché le malattie non fanno sconti e sono il risultato di un tessuto sociale spesso tossico e sempre più incentrato sull’individualità.

Quello che Enrico Marchi mi ha trasmesso, parlando poi anche del potere dell’arte nel percorso di cura, è stato un senso di scientifica speranza, rafforzata dai passi in avanti che si stanno facendo nel campo. La creatività sprigiona libertà e l’arte rappresenta uno strumento utilissimo nei pazienti affetti da malattie psichiatriche. Durante l’intervista il dott. Marchi lo spiega benissimo, quindi non voglio qui ripetere gli stessi concetti che potete ascoltare nel video ma vorrei invece fornire le mie impressioni ed emozioni derivanti da questo intenso dialogo.

Sono una persona fortunata, sento di poterlo ribadire ancora una volta. Sono fortunata perché ho la possibilità di parlare con persone che sanno ascoltare davvero, con professionisti che esprimono una reale vocazione verso quel che fanno, e lo fanno con umanità differenti ma sempre pronte a scendere in campo per riflettere insieme, agire nei contesti in cui operano, raccontare se stessi attraverso le storie degli altri, che siano essi pazienti, studenti, coetanei o persone totalmente diverse da sé.

Parlare con Enrico Marchi mi ha fornito strumenti nuovi, mi ha fatto conoscere cose che non sapevo, mi ha ricordato l’enorme potere che l’arte può avere nelle nostre vite, se le diamo lo spazio di esprimersi e di crescere in noi.

Questo è il senso e la direzione che possiamo dare alle cose, che possiamo scegliere ogni giorno. E da interviste come questa raccolgo sempre a piene mani: la mia cesta di bellezza anche stavolta è stracolma e mi piace pensare che la stessa bellezza possa riempire anche le vostre ceste in abbondanza.

Grazie, dott. Marchi! Grazie per il tempo, per le parole, per l’attenzione. E grazie per le attività che porta avanti per ALAP – Associazione Lucchese Arte e Psicologia. A proposito dell’associazione e di altre iniziative, vi lascio qui sotto alcuni link per approfondire.

LINK UTILI

📌 Per approfondire le belle attività che porta avanti Enrico Marchi con ALAP – Associazione Lucchese Arte e Psicologiahttps://www.facebook.com/alaplucca

📌 Qui anche il canale YouTube di ALAP – Associazione Lucchese Arte e Psicologia: https://www.youtube.com/channel/UC103pb1KgGShqUsQ9MCPA2Q

📌 Qui un approfondimento sul libro “Il simbolo che cura” di Enrico Marchi: https://www.lavocedeimedici.it/2021/10/22/il-simbolo-che-cura-di-enrico-marchi/

📌 Per chi fosse interessato al libro “Il simbolo che cura”: https://www.opzionieditionsprojects.it/prodotto/257/

Laura Ressa

Copertina: immagine creata con Canva in occasione dell’intervista

Scritto da:

Laura Ressa

Classe 1986 🌻 Digital Marketing Specialist & Web Writer 🌻 Frasivolanti