
Come si riconosce una sorella maggiore? Io ne conosco una in particolare, la mia. Ma credo di poter stilare una descrizione universalizzabile per descrivere i sintomi di quelle sorelle nate a fine anni ’70.
❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖❖Dal tuo primo anno di vita ai 10 anni:
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- Accetta di entrare con te nel box per placcarti
- Ti solleva sulla sabbia che scotta, nonostante il caldo sia rovente e il peso da trasportare sia pari a quello di un carrarmato
- Ti fa credere che l’attore dei telefilm che ami tanto ti ha inviato un messaggio d’amore
- Ti fa smontare i suoi giocattoli, ma solo perché ormai il danno è già stato fatto a sua insaputa
- Con notevole rammarico ti fa usare il suo Dolce Forno per creare dolci simili a Frankenstein
- Con notevole rammarico accetta di vestirsi come te, nonostante lei abbia svariati anni in più
- Ti fa scoprire Grease e i Beatles
- Con estrema arrendevolezza ti lascia usare e rompere la maglieria magica di Barbie. Non più tanto magica e neanche più tanto maglieria ma una via di mezzo tra un’impastatrice e un attrezzo di tortura
- Ti mostra Baywatch, X-Files, Twin Peaks, Nasty boys, I ragazzi della prateria mentre tutti gli altri bambini guardano Bim Bum Bam
- Ti nasconde la verità sulle mestruazioni più della verità su Babbo Natale
- Ti veste come fossi la sua bambola barbona usando stoffe raccattate in giro
- Ti gira il vestito dal lato giusto e alza la cerniera che tu hai dimenticato abbassata
- Ti mostra come avvolgere gli spaghetti sul cucchiaio e come indossare i collant che tu puntualmente metti al contrario
- Ti fa scoprire i Depeche Mode, con tua estrema noia e suo sommo gaudio
- Accetta di giocare a pallavolo nel corridoio di casa anche se ci sono oggetti fragili e la mamma cazzierebbe lei qualora si rompessero
- Ti fa ascoltare Lorella Cuccarini dallo storico mangiadischi arancione anni ’80
- Cerca di convincerti che le Fiabe Sonore sono belle e educative mentre tu pensi solo a giocare con i fagiolini avariati che hai nascosto sul balcone
- Ti mostra la sua collezione di gomme per cancellare trovate nelle confezioni di merendine
- Ti mostra come si decora uno zaino e un diario scolastico con i pennarelli indelebili
- Ti fa scoprire i ciuccetti da appendere all’astuccio, i colori a spirito e il ValiGiotto
- Ti fa vedere come cadere di faccia a terra senza l’aiuto delle mani
- Ti devolve, a sua insaputa, i suoi vecchi vestiti di carnevale
- Si fa mischiare orecchioni e varicella così da poter condividere con te la stanza di dolore: tu sul letto e lei sul divano ovviamente
- Ti mostra come si colora uno stereo con lo smalto per le unghie
- Ti insegna come si usa la lima e cosa significa “cuticole”, tutte cose che ben presto archivierai nel lato del cervello che ospita le nozioni inutili
- Fa partire a tutto volume le hit del Festivalbar mentre in casa ci sono i muratori
- Ti offre popizze e panzerotti quando scopri le mestruazioni
- Ti dà accesso ai suoi album di figurine, pentendosene subito❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖ ❖
Dagli 11 ai 20 anni - Ti corregge i compiti di matematica
- …e anche quelli di italiano
- Ti corregge i problemi di trigonometria mentre è sul water
- Ti ascolta quando blateri qualcosa di storia perché temi l’interrogazione del giorno dopo
- Ti presta il suo reggiseno sperando che sia troppo largo per te
- Ti devolve le magliette che non usa più sperando che siano troppo strette per te
- Occupa per prima il bagno la mattina con la scusa che ha acceso la radio e nell’attesa puoi ascoltare buona musica
- Ti strappa per la prima volta le sopracciglia in eccesso
- Ti fa notare che hai i baffi prima che lo facciano gli orrendi compagni di classe delle medie
- Ti educa sull’importanza di un giornale come Tv Sorrisi e Canzoni per essere sempre aggiornati sui programmi della serata
- Ti suggerisce gli outfit migliori per i diciottesimi
- Ti mostra come non vestirsi e truccarsi
- Ti insegna a fare le compilation con le canzoni che passano in radio usando i tasti REC e PLAY dello stereo
- Ti fa vedere come si riavvolgono i nastri delle musicassette usando una penna biro
- Ti mostra come si truccano quelle che non si sanno truccare
- Dice a tua madre che avresti dovuto ricevere più mazzate da piccola
- Ti ricorda di quella volta che lei, a 4 anni e già emancipatissima, andava al bar da sola con gli amici, sfamava la famiglia e lavorava nelle miniere
- Ti dice “Ma tra gli amici tuoi uno normale sta?“
- Ti chiede di preparare il biglietto di auguri a mamma: “vedi che te l’ho lasciato sulla scrivania, arrcurd’t!”
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Dai 21 ai 30 anni - Si preoccupa dell’orario in cui rincasi
- Ti informa sui tessuti e i coloranti tossici usati per gli indumenti che sei solita acquistare
- Ti chiede cosa vuoi come regalo per il compleanno e poi ti regala maglioni e calzini
- Ti chiede se prima di uscire ti sei vista allo specchio o è proprio una tua scelta di stile mettere insieme 5 colori diversi
- Ti dà la lista delle serie televisive da non perdere in streaming
- Ogni volta che ti vede trova un brufolo nuovo sul tuo volto o ti dice “Che hai fatto a quei capelli? Ah no scusa, sono proprio così“
- Ti ripete “Ma tra gli amici tuoi uno normale sta?“
- Ti dice “E questa idiozia te l’ha detta un altro degli amici tuoi?“
- Ti dice “A ci u cund?” quando scopri che gli amici tuoi sono per lo più deficienti, come ti aveva già fatto notare svariate volte
- Ascolta le tue lamentele con un occhio aperto e l’altro chiuso
- Appoggia il telefono sul tavolo e pulisce la casa mentre le scrivi papiri
- Utilizza le nuove tecnologie con moderazione, ricordandoti che un sorriso vale più di mille bocche a muso di piccione
- Continua ad allacciarti i vestiti che dimentichi aperti
- Ti chiede di buttare le tue scarpe orrende e le ciabatte rotte che ti ostini a usare
- Ti avvisa sempre se ti puzzano le ascelle e se hai il prezzemolino tra i denti
- Ti ricorda di pulire gli occhiali “ché le vedo da qua le stalattiti!“
- Ti suggerisce come pulire gli schizzi di muco dallo schermo del computer
- Ti avvisa quando è il momento di cambiare il pigiama se i pantaloni di quello che indossi hanno raggiunto l’altezza zompa-fossi (cioè sopra la caviglia).
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Quando pensi di aver imparato tutto e che non hai più nulla da insegnare, una sorella maggiore ti ricorda che la vita inizia quando smetti di dare importanza al futile e accetti di portarle a domicilio tutto: dal giornale al rotolo di carta igienica.
Dedicato alla mia e a tutte le sorelle che meritano una menzione speciale.
Meritatevela a prescindere dall’anno di nascita e dal legame di sangue, ché essere maggiori non significa sentirsi superiori ma saper aggiustare ogni volta le vostre prospettive.

Laura Ressa
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